Se Dalì, Picasso, Damien Hirts e Brancusi si incontrassero per creare un capolavoro straordinario, probabilmente sarebbe molto simile a quello che Nicolò Beretta ha creato per il suo brand Giannico Shoes.
Arte ai piedi, perchè una qualsiasi scarpa non avrebbe potuto raccontare una storia che inizia nel passato grazie al coraggio di essere sempre se stessi, e arriva ad oggi con lo stesso coraggio e più passione.
Scarpe come specchio dell'anima, silenziose protagoniste, vive come l'arte da cui prendono inspirazione.
Nicolò è un giovane designer figlio di una generazione pronta a tutto ma non alla bellezza, cresce con il suo talento tra l'Italia e l'Australia, crea tre collezioni l'ultima presentata al Palazzo Morando per Vogue Talents, il più giovane designer mai selezionato da Vogue. Oggi continua il suo viaggio con la stessa luce negli occhi, luce che non vedevamo da molto tempo negli occhi di altri designer anche più famosi.
If Dalì, Picasso, Damien Hirst and Brancusi should meet to create a extraordinary masterpiece, probably would very similar at what Nicolo Beretta has created for his brand Giannico Shoes.
Art at the feet, because an any shoe can't tell a story that starts in the past thanks at the courage to be always yourself, and arrives today with the same courage, but with more passion.
Shoes as mirror of soul, quiet protagonists, alive as the art from which it take inspiration.
Nicolò is a young designer son of a generation ready for anything but don't for the beauty, grows up with his talent between the Italy and the Australia, he creates three collections, the last one presented at Palazzo Morando for Vogue Talents, the younger designer choosen from Vogue. Today he continues his travel with the same light in the eyes, a light that we didn't see for many years in the eyes of other most famous designers.
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